Se a tenere lontano i bambini e le bambine dalle arti marziali è la paura dei loro genitori che siano troppo violente, beh, allora è tutto da rivedere.

Cominciamo col dire che la maggior parte delle discipline orientali (comprese quelle che prevedono un combattimento) insegnano esattamente il contrario della violenza e dell’aggressività.

Alla base dell’insegnamento di qualsiasi arte marziale ci sono: disciplina, autocontrollo, concentrazione e, soprattutto, rispetto per l’avversario. Le arti marziali favoriscono l’equilibrio fisico e mentale, aumentano la flessibilità, rinforzano la muscolatura e le articolazioni.

Il bambino impara a muoversi in modo armonico. Ma la parte più interessante dei benefici riguarda lo sviluppo del carattere in quanto risultano perfette per i bambini che lamentano scarsa capacità di concentrazione o di autocontrollo. Sia la preparazione fisica, che gli incontri con l’avversario, insegnano a prendere decisioni veloci prevedendo le conseguenze di ogni azione e avendo rispetto dell’avversario. Durante gli incontri, infatti, l’intenzione è non fare male all’altro e non mettersi in condizioni di farsi male.

Se il bambino è aggressivo e cerca di prevaricare per vincere, viene penalizzato perché l’aggressività e la competitività sono considerate negativamente.

Quindi, oltre alla componente legata ad un ottimo allenamento fisico, nelle arti marziali quella psicologica ed emotiva non è per nulla trascurabile. Infatti sono numerosi i genitori che raccontano di figli più equilibrati e molto più maturi grazie alle arti marziali. 

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