Il gioco del padel tennis, ideato nel 1898 dall’americano Frank Beal è oggi un degli sport più praticati in America Latina che si sta finalmente diffondendo anche in Italia.

Il suo nome deriva dal tipo di racchetta dotata di un piatto solido al posto delle corde. Si tratta di una racchetta non più lunga di 45 cm e di notevole leggerezza. La grandezza del campo è circa la metà di un campo da tennis, ovvero non supera i 20 metri di lunghezza e i 10 di larghezza ed è delimitato da muri di tre metri di altezza.

Può essere praticato da persone di tutte le età e condizioni fisiche, la tecnica è di facile apprendimento e rappresenta sia un buon allenamento cardiocircolatorio che un’occasione di divertimento. La tipologia di gioco non richiede movimenti aggressivi o troppo pesanti, quindi può essere praticato da tutta la famiglia.

Le regole del padel

Le regole di padel sono le stesse del tennis, ma con un unica grande differenza: i muri delimitati il fondo campo fanno parte dell’area di gioco, quindi, se la palla rimbalza sui questi muri, è considerata “in gioco”. I giocatori possono respingere la palla di “volèe” e hanno anche la possibilità di colpire le pareti del proprio campo per far andare la palla oltre la rete verso il campo avversario. La palla non può, invece, toccare al volo le pareti situate nel campo avversario perché, in tal caso, è punto per quest’ultimo. Il punto va a proprio vantaggio quando rimbalza due volte sul campo avversario, oppure quando rimbalza correttamente sul campo e oltrepassa i limiti del campo avversario, dove va a colpire qualche elemento rimbalzando poi due volte sul campo.

Per questo nei tornei dei professionisti i muri vengono sostituiti da pareti trasparenti in modo da poter mettere il pubblico presente in condizioni di godere di ogni azione.

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