Sono sempre più numerosi gli sportivi e gli atleti che scoprono i meravigliosi effetti dello yoga scegliendolo come alleato per la loro preparazione sportiva. I tempi sono evidentemente maturi per eliminare la cortina di preconcetti che il mondo dello sport da competizione ha spesso avuto nei riguardi di una disciplina dalle origini così lontane e con un bagaglio culturale fatto di filosofie e teorie apparentemente troppo distanti dalla mentalità occidentale.

La verità è che lo yoga è davvero per tutti e ognuno è libero di affrontarlo come preferisce. Quello che è certo è che chiunque si avvicini a questa disciplina pensando che si tratti semplicemente di un modo elegante di fare stretching o una pausa rilassante dall’attività intensa dello sport, si ricrederà fin dalla prima lezione.

Esistono oggi molti tipi di yoga, ma tutti originano dallo yoga più antico, ovvero l’Hatha Yoga, il “padre” di tutti gli stili che esistono nel mondo.

Mettendo da parte ogni possibile discorso intorno alla filosofia che ruota attorno a questa antica disciplina, vediamo insieme quali sono i benefici a livello corporeo e mentale che si possono ottenere praticandolo regolarmente, con un occhio speciale alle esigenze di chi pratica un’attività sportiva.

Miglioramento della potenza e del tono muscolare

La pratica dello yoga comprende una serie di posizioni (asana) che sono volte a rafforzare la muscolatura del nostro corpo in modo omogeneo ed equilibrato, così da acquisire una postura migliore, essere più stabili e dare alle articolazioni una protezione maggiore durante i movimenti.

Con lo yoga si attivano tutti i muscoli del corpo, anche quelli che non si sapeva di avere. Per questo i benefici si allargano anche alla mente, che diventa più consapevole del corpo, con vantaggi tangibili anche dal punto di vista funzionale.

Allungamento, flessibilità ed elasticità

Come tutti gli sportivi ben sanno, lo stretching dopo una qualsiasi attività sportiva è fondamentale per la salute di muscoli, tendini e articolazioni. Troppo spesso però allo stretching sono dedicati solo pochi minuti, spesso lo si fa distrattamente, quasi più per dovere che per piacere. Con lo yoga è possibile non solo portare lo stretching a un livello mai provato prima, ma anche recuperare tutta quell’attività di allungamento che non si è fatta. L’allungamento nello yoga, infatti, è più profondo, consapevole e di durata maggiore, ma soprattutto permette di raggiungere risultati importanti in termini di recupero di flessibilità ed elasticità.

Equilibrio, concentrazione e propriocezione

L’attenzione che dobbiamo utilizzare durante le sequenze di posizioni yoga ci regala una maggiore consapevolezza delle potenzialità del nostro corpo. Man mano che procediamo con la pratica, impariamo a capire quali muscoli dobbiamo attivare per raggiungere i nostri obiettivi sia che si tratti di posizioni sedute, che di quelle in piedi o a testa in giù. Anche l’equilibrio migliora grazie alle molte posizioni in piedi che richiedono concentrazione e stabilità. L’attenzione e la concentrazione nel comprendere i nostri limiti, ci aiuta a superarli, sviluppando una migliore propriocezione.

Miglioramento della capacità polmonare

Durante la pratica yoga di lavora molto sul respiro. Non a caso le tecniche di respirazione yoga sono ancora oggi utilizzate dai campioni di apnea e di nuoto per migliorare le loro performance.

Ma senza arrivare alla pratica degli esercizi respiratori più profondi (da fare sempre sotto la guida di un insegnante), anche nella pratica dello yoga più semplice, il respiro ha un ruolo principale e ci aiuta a riconoscere e riattivare tutti i muscoli respiratori, provocando un vero e proprio massaggio degli organi interni e migliorando l’ossigenazione di tutto il corpo.

 

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